Nei quasi mille anni della sua storia, il destino del castello di Soliera è cambiato molte volte.
Sorto su un antico castrum, distrutto e poi ricostruito, conteso per secoli dalle due famiglie che dominavano Carpi e Modena, dal Seicento passò ai Campori, che vi restarono fino alla fine del secolo scorso.
Le origini
L’esistenza di una struttura fortificata a Soliera è citata per la prima volta in una bolla papale del 1153 ma un documento precedente attesta che nel 1106 c’era già un “castrum”, cioè un insediamento fortificato.
In epoca comunale Soliera era sotto il dominio del Comune di Modena. Non si conosce la data esatta ma probabilmente intorno al 1325 andò distrutta, per opera delle truppe bolognesi e pontificie oppure per mano degli eserciti della Lega Lombarda.
Dopo la crisi del periodo comunale, per la sua posizione strategica, il territorio Soliera fu conteso tra gli Este, signori di Modena, e i Pio, signori di Carpi.
Il castellodegli Este
Nel 1370 gli Estensi ebbero la meglio: conquistarono Soliera e costruirono un fortilizio, nei documenti dell’epoca descritto come un “ben munito castello”.
Di questo periodo non sono rimaste testimonianze scritte né disegni e quindi non si sa esattamente quale aspetto avesse allora il castello. Possiamo però immaginarlo, guardando com’erano gli altri castelli costruiti negli stessi anni dagli Estensi in zone vicine dell’Emilia, come San Felice e Finale Emilia.
Inoltre, nella parte più antica del castello, si vedono ancora sulle mura le tracce della fortezza.
Il castellodei Pio
Nel 1405, pochi anni dopo la costruzione del fortilizio estense, i Pio, signori di Carpi, ottennero l’investitura di Soliera da Niccolò III d’Este.
Marco I governò per primo. Gli successe il figlio Galasso, che ne fu signore fino al 1465 e fece rinforzare le fortificazioni e costruire la rocca.
Nel 1525 Soliera fu occupata e più volte saccheggiata dalle truppe spagnole. Giberto IV Pio la riconquistò nel 1527, fece riparare il castello e commissionò una serie di opere per renderlo una residenza nobiliare.
L’epoca dei Pio si concluse con Marco III di Sassuolo, assassinato nel 1599 dopo una serata di gioco con il Duca Cesare d’Este.
Il castellodei Campori
Dopo l’assassinio di Marco III, il castello tornò agli Estensi che, nel 1636 lo vendettero alla famiglia Campori per 50mila scudi.
Il primo marchese di Soliera fu Pietro, uomo di fiducia della famiglia Borghese e personaggio molto influente del clero, tanto da arrivare a un passo dall’essere nominato papa.
Negli oltre 300 anni della loro permanenza, i Campori ampliarono il castello e fecero molti interventi, che lo trasformarono definitivamente da fortezza a residenza nobiliare. Il loro stemma– uno scudo su cui campeggiano due aquile e sei stelle a sei punte – è dipinto e scolpito in molti punti del castello.
La famiglia Campori rimasero proprietaria fino al 1976, anno in cui cedettero il castello alla parrocchia. Nel 1990 il castello è stato acquistato dal Comune di Soliera, che da allora lo ha interamente restaurato e adibito a sede di servizi e attività aperte ai cittadini.